Segnali...
Questo articolo mi è stato ispirato da un reel che una ragazza ha pubblicato su instagram...
Qualche settimana fà la tipa si era infortunata al ginocchio sciando, dopo che numerosi sui amici avevano avuto problemi e infortuni al ginocchio.. Prima che si facesse male al ginocchio, gli si è rotta la macchina.. Sempre nella stessa località.. Ricordatevi che tutto c'entra, tutte le cose sono connesse...
Prima dell'estate la ragazza sarà operata e nel frattempo cerca di rinforzare il ginocchio in palestra, bici, e oggi, dopo tanto tempo, è tornata sugli sci, in fuoripista naturalmente...
Alla prima discesa, è stata presa in pieno da una slavina bella grossa e se l'è cavata con uno spavento enorme...
Subito dopo aver postato due video dell'accaduto, uno in prima persona e l'altro da lontano, ha pensato di dover dare impartire una " lezione" di vita a chi si avventura fuoripista senza l'attrezzatura necessaria... Sconvolta perchè lei oggi è stata miracolata e c'era gente a giro senza arva, pala e sonda.. Non se lo spiega proprio il perchè di tanta imprudenza..
Ho rivisto tutte quelle persone, me compreso, che usano fatti di altri per nutrire il loro ego, si tratta solo di questo.. E in parte lo sto facendo anche io con questo scritto..
Quando giudichiamo, altro non è che un sasso gettato nello zaino del nostro ego, che si riempie sempre di piu.. E in questa società il giudizio è una roba culturale, sulla bocca di quasi tutti, quasi sempre, per ogni cosa anche se non ne sappiamo nulla proprio... Che scemo quello, che pirla quella, ma come si fà a fare cosi, glielo avevo detto io...
E' soprattutto attraverso il giudizio che noi ci nutriamo, purtroppo! Dite che non è cosi? Andate in un bar e registrate le conversazioni, o a cena con gli amici, od ovunque siate, registrate le parole..
Siamo maestri nel giudizio, senza che ci rendiamo conto da dove questo venga, e cioè da un bisogno di nutrire la parte negativa del nostro ego, per sentirci vivi, o meglio, per crederlo di esserlo!
c'è forse qualcuno qui che è cresciuto con qualcuno che gli insegnava ad aiutare il compagno di classe, a rispettare l'avversario?
Meglio soli che male accompagnati vi dice niente??? A ecco...
Siamo cresciuti individualisti, anche nelle cose di gruppo o squadra.
Cosi ora la formamentis predominante è quella di trovare conforto nella critica altrui.. .
Ed ogni singolo evento, è un'opportunità per aggiungere un sasso allo zaino dell'ego..
Tornando al fatto scatenante, concordo che in ambiente è utile avere attrezzatura di soccorso, con la quale puoi rimandare la morte sia a tè che ad altri. Badate che il concetto di "salvare una vita" è relativissimo,,,
Analizziamo l'accaduto da diverse viste: quella razionale impone una severa sonata di orecchie a chi si aggira senza protezioni mentre quella mia, derivante dall'osservazione decennale, mi fa dire che quando la morte viene a prenderti, ti prende e ti porta via... Poco le importa cosa tu stia facendo, dove sia, se in una botte di ferro, sul ciglio di un precipizio, nel deserto, nel letto, ovunque tu sia, lei esula dal concetto di giusto e sbagliato secondo i nostri canoni, ti porta con sè!
Lei ha una visione molto piu ampia della nostra, lei vede il disegno intero e deve compierlo. Noi manco sappiamo che c'è un disegno, pensiamo che sia tutto il caso, la sfiga, il culo, l'imprudenza... Guardiamo solo dentro la nostra testa senza osservare il tutto e come viene mosso.. Vogliamo solo nutrire il nostro ego e ci scagliamo quando annusiamo l'errore, che da credito alle nostre critiche, cosi ci perdiamo alla misera critica stereotipata, e non riconosciamo che ogni cosa che accade è giusto che accada, anche la piu terribile!
E la morte, non è che una di queste cose, e non è per forza terribile, è solo irrimediabile...:)!
Quindi, io direi a quella ragazza, che giovane nutre unanimo da paladina della verità, che le verità sono infinite, mutevoli e scostanti, vere per qualcuno, sbagliate per altri...
Io mi sentirei di dire: hai iniziato l'anno con una serie di incidenti importanti: ti si è rotta la macchina, numerosi amici hanno riportato incidenti al ginocchio in montagna, forse, forse, la montagna e l'universo ti stanno dicendo qualcosa, forse...
La prima discesa che fai dopo esserti infortunata, quasi ci lasci la vita, io direi che forse, forse, è un segnale decisamente importante e molto al limite..
Forse l'universo, o chi per esso, ti sta dicendo di rallentare un poco? Di rivedere la tua routine, o chissà cosa... Forse ti vuole avvisare che un'azione che hai compiuto non è piaciuta agli angeli e ti mettono in guardia dal rifarla..
Forse in realtà ti sta remando contro per aiutarti a vedere la situazione da un altro punto di vista, e fin che non lo farai, lui continuerà a suo modo nel mandarti i soccorsi???
E' impossibile dal di fuori vederci chiaro, solo dal di dentro, e accusando gli altri di fatti loro, ci perdiamo le ragioni nostre, solo per buttare un sasso in uno zaino sempre piu pesante...
Quando il diavolo si fa sentire, è un buon segnale, quando il mare è piatto e la vela gonfia, allora bisogna preoccuparsi e creare le onde..:)!
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